CASTEL VOLTURNO. E’ stato arrestato nella giornata di domenica 18 agosto l’uomo che, nella serata di sabato, ha investito Giorgio Galiero, 34enne di Castel Volturno, uccidendolo sul colpo e senza prestargli soccorso.
Girniak M., di nazionalità ucraina e residente in Licola, era alla guida di un BMW X6. Fondamentali per risalire all’identità del conducente della vettura sono state le telecamere di sicurezza. Il 37enne, attualmente recluso nel carcere di Santa Maria Capua Vetere e che sarebbe risultato con tasso alcolemico superiore al consentito, è stato rintracciato a casa della fidanzata intorno alle 2 del mattino ed ha confessato solo dopo un lungo interrogatorio. La vettura distrutta era stata parcheggiata sotto l’abitazione.
“E’ una morte assurda. Quest’uomo lascia un figlio di 6 anni solo perché qualcuno ha deciso di ubriacarsi e mettersi alla guida – afferma il responsabile di sede Aversa ed Agro Aversano dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Onlus, Biagio Ciaramella -. Non ci sono attenuati, deve aspettare l’esito del processo direttamente dal carcere. Non prestare soccorso ad una persona dopo averla investita assume la stessa valenza di un omicidio premeditato”. Il padre di Luigi Ciaramella, scomparso in un incidente stradale il 31 luglio del 2008 ed il cui processo per accertarne le responsabilità è ancora in corso, spiega come la segnalazione, per quanto concerne Castel Volturno, fosse stata già fatta in tempi non sospetti: “In occasione di un convegno pubblico, chiedemmo all’ex sindaco Dimitri Russo delucidazioni riguardo all’utilizzo dei proventi derivante dall’articolo 208. Fummo evidentemente aggrediti in quell’occasione. Ciò che è avvenuto oggi dimostra che l’attenzione non può essere abbassata. C’è bisogno di maggiori controlli ed è per questo motivo che chiediamo un incontro con Luigi Petrella, nuovo primo cittadino castellano. Vogliamo sapere quali sono i progetti previsti per la sicurezza stradale”.
Incisivo il presidente A.I.F.V.S. Onlus, Alberto Pallotti: “Dobbiamo togliere dalle strade questi veri e propri delinquenti. E’ necessario non permettergli più di guidare una macchina. Il ritiro della patente deve avere valenza definitiva e non provvisoria, perchè l’auto è un’arma. La licenza deve essere concessa solo a chi veramente è in grado di averla. Guidare è una cosa seria. Devono essere creati centri tramite cui si riesca a risalire a chi ha abitudini poco positive, come l’utilizzo della droga o dell’alcool. Non possiamo più – conclude – assistere impotenti a questa ecatombe”.